Variante con pompelmo al posto del limone. Volendo si può dolcificare col miele. (kefir gentilmente donatomi da Dorella Cantarut)
I tesori del 2017
Una marasca con un po’ di acacia a mitigarne l’aroma molto definito e intenso; una melata che sa di caramella mou, deliziosa!; un tiglio/castagno prodotto a Gorizia, dietro al Castello. Pochi chili in tutto…. ma che bontà!
Aprile 2017 – salsa per insalata
La scorsa settimana mi è stato regalato un bellissimo libricino dal quale attingerò a piene mani nei prossimi tempi. Si chiama “in cucina con il MIELE – ricettario agrodolce”.
Parlando con le persone, a volte mi dicono che l’agrodolce non incontra il loro gusto. Io invece l’ho scoperto durante la mia lunga permanenza in Cina e ho imparato ad apprezzarlo molto. E’ un gusto complesso, dolce, salato e acido si mischiano assieme, a volte si aggiunge anche l’amaro o persino l’ umami del cibo che è accompagnato dalla salsa. Ai sapori fondamentali che ho appena elencato, si aggiungono gli aromi degli altri ingredienti, i profumi delle spezie… Bisogna dosare tutto con molta cautela e parsimonia. Questo mese cerco di farlo con una salsa per condire l’insalata, il mio ‘pane’ quotidiano.
Ingredienti:
- miele di tiglio
- olio EV
- limone
- paprica dolce
- rosmarino
- origano
- timo
- sale
Per le quantità questa volta dovrete fare delle prove e arrangiarvi da soli/e. Vi spiego la provenienza dei miei ingredienti:
miele di tiglio: mi è stato regalato ad un concorso di mieli, è di qualche produttore associato ad Api Dolomiti;
olio di oliva: di nome e di fatto, olio di oliva della mia amica Francesca!
limone: questo è l’unico ingrediente di supermercato 😀 (oltre al sale);
paprica dolce: peperoncino calabro (assolutamente non piccante!), mi è stato regalato dalla vicina sicula che l’ha ricevuto da un’amica calabrese….. ;
rosmarino: pianta in terrazzo;
origano: anche questo viene dalla Calabria, mi è stato regalato da una persona che ho dovuto lasciare cammin facendo….;
timo: ho usato la maggiorana dal terrazzo, ho anche il timo, ma in campo, andrò a prenderlo e riproverò tutto con questo.
Per l’insalata, ho provato per ora con l’insalatina da taglio (tra un po’ sarà pronta la mia, di orto), ma proverò anche con altri tipi di radichietti e fogliette varie.
Buon divertimento e buon appetito, amici caprini! 😀
Budino al miele di acacia oppure marasca (Carso)
Dal blog: http://blog.giallozafferano.it/fab…/budino-al-miele-dacacia/
Ingredienti per 4 persone:
- 1/2 lt di latte intero
- 160 g di miele d’acacia o altro miele a vostra scelta
- 70 g di tuorlo
- 20 ml di rum
- 50 g di maizena
- 15 gherigli di noce
Versate il miele in una casseruola possibilmente antiaderente, scaldatelo su fiamma bassissima fino a che si sarà sciolto e sarà fluido. Unite il latte a filo e mescolate uniformando il tutto e toglietelo dal fuoco. In una ciotola sbattete i tuorli con la frusta e incorporate la maizena. Diluite con il latte, sempre a filo mescolando con la frusta, rimettete sul fuoco a fiamma dolce e rassodate il tutto mescolando in continuazione con un cucchiaio di legno. Quando inizia ad addensare, spegnete il fuoco, aggiungete il rum mescolate bene e versatelo ancora caldo in quattro coppette.
Lasciatelo raffreddare completamente e una volta freddo trasferitelo in frigo per almeno sei ore prima di consumarlo.
Una volta pronto, decoratelo con dei pezzetti di noci.
A casa di Francesca Oliva ci siamo dilettate a testare due varianti: una con il miele di acacia, l’altra con miele del Carso, un millefiori primaverile in cui spiccano i sentori di marasca. Per entrambi abbiamo omesso il rum che probabilmente avrebbe coperto soprattutto la variante con il miele di acacia che è risultata delicatissima, come ci si poteva attendere. Molto particolare quella con il miele carsico, ne ho ancora il sapore in bocca, ricordava molto l’amaretto. Altra particolarità: 2 delle 3 uova che abbiamo usato erano di anatra, tutte cmq rigorosamente del “parco volatili” della Francesca!
Burrocacao al miele e profumi
Dopo diverse prove, ne ho prodotte due versioni, una aromatizzata alla vaniglia, aroma caldo e dolce, una alla picea mariana (olio essenziale comprato da Francesca, mia storica amica e compagna di banco delle superiori) e quindi balsamico, resinoso e fresco.
Ingredienti (sufficienti per tre tubetti):
- 5 g cera bio
- 11 g burro di karitè
- 6 g olio di mandorle
- 1-2 g di miele
- una goccia di tocoferolo (vit.E)
- una goccia di olio essenziale oppure un pezzettino di bacca di vaniglia
In un vasetto posto a bagnomaria, fate fondere a fuoco lento la cera, aggiungendo intanto il burro di karitè (che si scioglierà anch’esso), l’olio di mandorle, il miele e l’olio essenziale (oppure un pezzo di bacca di vaniglia). Di questa io ne avevo un pezzo avanzato e conservato in frigo. Si possono provare diversi oli essenziali, a seconda dei propri gusti.
La cera è meglio che sia di opercolo o bio, questo materiale tende ad assorbire i trattamenti e qualsiasi inquinante; i grassi, poi, agevolano l’assorbimento nella pelle, quindi secondo me è meglio fare attenzione che sia veramente pulita.
Il miele può essere neutro (un acacia o un millefiori delicato) o più aromatico, tipo di tiglio/castagno o castagno. Si possono fare diverse prove, ma la quantità di miele rispetto al totale degli ingredienti sono dovrebbe incidere più di tanto sul profumo finale. Io ho usato un acacia che avevo usato per le degustazioni.
Dovrete anche dotarvi di un bilancino di precisione e di contenitori appositi per versare il liquido una volta che tutto si è sciolto e che l’avrete mescolato bene.
Dopo aver versato il liquido nel contenitore, eventualmente filtrando tutto con un tessuto tipo quello per filtrare il miele, il bc pian piano solidificherà e perderà trasparenza.
Essendo gennaio non abbiamo il problema che il caldo potrebbe indurre il burro a sciogliersi. In ogni caso farò i bc un po’ alla volta, man mano che mi servono. Il tocoferolo è facoltativo, preparando 2 o 3 bc alla volta non servirebbe nemmeno, essendo il suo scopo quello di prolungare il periodo di conservazione.
Biscotti natalizi
Sono gli stessi biscotti dell’anno scorso, quasi. Le differenze sono due: primo, l’aggiunta della cannella; secondo, non ho usato il miele nell’impasto, ma per sommergerli alla fine. Uno col miele di acacia, uno col miele di tiglio, uno col miele di castagno.
Il primo biscotto, con l’acacia, è valorizzato dal miele che essendo piuttosto delicato, resta in secondo piano.
Il miele di tiglio dà una nota balsamica al biscotto. Già ricco di ingredienti in sé, forse non necessita ulteriori aromi, ma non è male, dopo tutto.
Il biscotto con il miele di castagno acquista una nota amara (gradevole) e di bosco che si amalgama bene con gli altri elementi. Anche in questo caso, però, direi, che se ne può fare a meno.
Il più neutro , con il miele di acacia, è quello che mi è piaciuto di più, ma è valsa la pena assaggiarli tutti e tre.
- 250 gr di farina 2
- 2 uova
- 130 gr di zucchero
- 100 gr di datteri secchi oppure uvetta passa oppure albicocche secche
- 100gr di mandorle
- 100gr di noci
- scorza di limone grattugiato
- un pizzico di sale
- un cucchiaino di lievito
- una spolverata di cannella
Con la frusta mischiare uova e lo zucchero, aggiungere la farina setacciata, la scorza di limone, il sale, quindi le mandorle, le noci e i datteri, la cannella e il lievito e mischiare bene. Bagnandosi le mani con l’acqua fredda, formare dei biscotti di 4-5cm diametro. infornare in forno caldo a 180°C per 40 minuti circa. Lasciar raffreddare con il forno leggermente aperto.
Yogurt, miele, calendula
Yogurt – homemade con latte di Laura Zoff, miele di Sardegna (cisto ed altri fiori), petali di calendula – coltivazione propria. Una merenda da regine!
Tortelloni/ravioli con radicchio rosso, provola affumicata e miele
Questa ricetta è stata ideata da http://www.cibo360.it/ ed è stata realizzata durante l’incontro tra assaggiatori di miele il 20 giugno 2016 durante il quale abbiamo imparato come si fa la pasta sfoglia emiliana, i tortelli e i ravioli ripieni ed abbiamo assaggiato il prodotto delle nostre prove ed altri piatti con miele appositamente preparati per la serata. Complimenti al cuoco Andrea Tibaldi per la competenza nella gestione dei mieli come ingredienti e a Laura Nanni per la manualità con la pasta sfoglia e la bravura nell’insegnamento. Ci siamo divertiti ed abbiamo mangiato benissimo!
PER LA SFOGLIA (PER 3-4 PERSONE);
- 200 gr di farina 00;
- 2 uova
PER IL RIPIENO:
- 200 gr di radicchio rosso;
- 150 gr di scamorza affumicata;
- 4 cucchiai di grana grattugiato;
- 25 gr di burro;
- 1 cucchiaio abbondante di miele di acacia;
- timo fresco;
- sale (solo se serve);
- olio;
- pepe;
PER IL CONDIMENTO
- 1 cucchiaio abbondate di miele di Coriandolo (alla cena vi abbiamo proposto il Coriandolo e il Tarassaco )
- 40 gr di Pinoli,
- 6 cucchiai di Parmigiano-Reggiano grattugiato;
- 20 gr di burro;
- radicchio rosso;
- pepe q.b.
Per prima cosa bisogna preparare la pasta fresca: disponete la farina su una spianatoia e lavoratela con le 2 uova avendo cura di ottenere un panetto di pasta molto liscio ed elastico.
Avvolgete la pasta con la pellicola trasparente e mettetela nel frigo per circa 30 minuti.
Nel frattempo lavate il radicchio ed eliminate la base più dura. Tagliatelo a striscioline (tenetene da parte una manciata) e fatelo rosolare in una padella con un goccio d’olio, sale e pepe. Lasciatelo cuocere pochi minuti, giusto il tempo di far evaporare l’acqua in eccesso contenuta nelle verdure.
A quel punto mettetelo nel mixer con la scamorza tagliata a pezzetti e 4 cucchiai di Parmigiano-Reggiano grattugiato. Aromatizzate con del timo e aggiungete il miele. Frullate finemente. Dovete ottenere un composto compatto, che vi servirà come ripieno per i ravioli/tortelloni. Togliete la pasta dal frigo e stendetela sottilmente con l’aiuto di un mattarello. Procedete con il taglio della pasta in base al formato desiderato.
Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente e salata. Nel frattempo, in una padella far sciogliere il burro con il miele. A parte tostare i pinoli. Versare la pasta nella padella, aggiungere parte del radicchio rosso che avrete tenuto da parte, i pinoli ed il Parmigiano-Reggiano.
Gelee limone e miele
Ingredienti:
- 200 gr di zucchero
- 120 gr di succo di limone
- 30 gr di miele
- 12 gr di gelatina di pesce (si chiama gelatina di pesce, ma non lo è veramente)
Preparazione: mescolate lo zucchero con il succo scaldando i due sul fuoco basso; alla fine, a fuoco spento, aggiungete il miele e i fogli di gelatina precedentemente ammollati in acqua fredda e strizzati; mescolate bene finché la gelatina è ben sciolta. Versate negli stampi e riporre in frigo per almeno 12 ore. Estraete gli stampini dal frigo, togliete le caramelle una a una dagli stampini e passatele nello zucchero semolato.
Sapone miele e cera
La ricetta viene da qui.
Ingredienti:
- 600g di olio di oliva
- 260g di olio di girasole
- 100g di olio di riso
- 300g di acqua
- 123g di soda caustica
- 40g di cera d’api bio
- 2 cucchiai di miele bio
Procedura:
Adottate tutte le precauzioni necessarie: occhiali, guanti, mascherina davanti alla bocca!
Pesate tutti gli ingredienti. Unite la soda all’acqua, mai il contrario! Mescolate finché la soluzione torna limpida, lasciate alla soluzione caustica il tempo necessario per abbassarsi di temperatura (a circa 45°). Sciogliete la cera a bagnomaria, unite tutti gli oli e portateli a circa 45°. A questo punto avrete due preparazioni: acqua e soda caustica e i grassi/olii.
Versate delicatamente la soluzione caustica direttamente negli olii, mescolate per emulsionare bene, dopodiché mescolate col mixer a immersione fino al raggiungimento della fase del “nastro” (consistenza simile alla crema pasticciera). Ora aggiungete due cucchiai di miele.
Versate nello stampo per sapone, in questo caso ho foderato una scatola di cartone con la carta forno e con due foglietti di pluriball per imballaggio, sopra e sotto. Sbattete sul piano il contenitore per evitare la formazione di bolle, coprite con un foglio di pellicola trasparente da cucina e con un panno (quando usate sostanze zuccherine per il sapone, non occorre avvolgerlo in pesanti coperte), e lasciate riposare per 24 ore, quindi accertatevi che la scatola non emani più calore, togliete la pellicola, il pluriball e la carta forno e tagliate le saponette della forma desiderata. Ora dovrete aspettare da 40 a 60 giorni.